
Le stradine, caratterizzate da salite e discese, vi condurranno fino alla piazza principale, dove potrete ammirare il palazzo municipale risalente all’800 e al cui interno è custodito un busto raffigurante il pittore Pellizza da Volpedo. Proseguendo lungo la via della chiesa potrete giungere in Piazza Quarto Stato, così rinominata per rendere omaggio al famoso quadro di Pellizza, è stata restaurata e riportata alle sue condizioni originali, permettendovi di respirare appieno l’atmosfera pellizziana.
Una tappa obbligatoria è riservata alla Pieve romanica dedicata a San Pietro, pieve millenaria risalente al X secolo. Testimone del periodo romanico che ha caratterizzato questo territorio, è una bellezza architettonica da non perdere che deve il suo stato attuale alla conservazione egregia di cui è oggetto e agli sforzi continui per mantenerla in ottime condizioni.
Ma Volpedo non è solo arte e architettura: il piccolo borgo è ben conosciuto per le sue tradizioni locali, le ricette tipiche ma soprattutto per la sua produzione di pesche, fragole albicocche, mele e uva. Proprio la pesca, ogni anno viene celebrata con la rinomata sagra in grado di attirare amanti e curiosi degustatori del frutto dalle regioni limitrofe, complice la sua posizione geografica. Se vi trovate in zona nel periodo di luglio ritagliatevi un momento per fare un salto alla Festa della pesca di Volpedo che si svolge annualmente nell’ultima settimana di luglio.
Mentre a maggio è protagonista indiscussa la fragola, altro eccellente prodotto della zona, celebrata con la sagra a metà maggio con degustazioni di frutta, gelati e torte caserecce.
Mentre se vi trovate in zona il fine settimana ritagliatevi un momento per passare dall’Antico Mercato di Volpedo. Situato lungo la strada del sale, si svolge ogni sabato mattina e tutto il giorno, l’ultimo sabato del mese e troverete produzioni biologiche selezionate e realizzazioni dell’artigianato locale.
Caratteristica del mercato è la vendita a filiera corta: i prodotti sono venduti direttamente dai produttori prestando attenzione alla loro stagionalità e nel rispetto di un processo tradizionale.
Continuate a seguirci per scoprire le ricchezze della Val Curone!!
Photo Credit @Giacomo Turco